Ingredienti (4 persone)
200 g farina di grano duro
200 g farina di manitoba
1 l acqua
180 g radicchio di Chioggia
100 g ricotta
1 dado vegetale
½ bicchiere vino bianco
1 cucchiaino zucchero
1 scalogno
q.b. olio EVO
q.b. sale
Preparazione dei testaroli
In una ciotola mescolare le due farine con il sale, poi versare a filo l’acqua, continuando a mescolare per eliminare i grumi fino ad ottenere una pastella liquida come quella per le crespelle.
Mettere una padella bassa (o se avete a disposizione quella doppia da crepes ancora meglio) sul fuoco e far scaldare molto.
Aggiungere due mestoli di pastella partendo dal centro e andando verso i lati per uno spessore di mezzo centimetro e cuocere (coperto con l’altra padella anch’essa calda) fino a quando i bordi inizieranno ad alzarsi e la farina a cambiare colore scurendosi leggermente.
A questo punto girare il composto e cuocere per un paio di minuti, anche meno.
Togliere dal fuoco e adagiare su un tagliere e con un coltello o taglia pizza, ricavare dei rombi di 3 cm di grandezza.
La ricetta dei testaroli esiste su internet e l’ho modificata perché non tutti hanno a disposizione il ‘TESTO’, la pentola tradizionale per i testaroli.
Preparazione del sugo
In una pentola capiente, aggiungere acqua e portare a ebollizione.
Nel frattempo prendere il radicchio, eliminare le foglie esterne se appassite e tagliare a julienne da un centimetro di larghezza.
Quando l’acqua bolle, aggiungere un pizzico di sale, il radicchio e cuocere per 5 minuti. Scolare.
In una padella, aggiungere un filo d’olio, lo scalogno tagliato fine e far appassire.
Aggiungere il radicchio, cuocere 10 minuti, aggiungere il vino e far evaporare.
Aggiungere il dado sciolto precedentemente in 100 ml di acqua, il cucchiaino di zucchero e continuare la cottura fino alla quasi eliminazione dei liquidi.
Aggiungere la ricotta e condire i testaroli fatti scaldare, velocemente, in una pentola con acqua bollente e salata per 5 minuti.